Ayurveda come training dello spirito: un’evidenza.
Glob Adv Health Med. 2019 Apr 29;8:2164956119843814.
“PSYCHOSOCIAL EFFECTS OF A HOLISTIC AYURVEDIC APPROACH TO WELL-BEING IN HEALTH AND WELLNESS COURSES.”
Patel S, Klagholz S, Peterson CT, Weiss L, Chopra D, Mills PJ.
La newsletter
In questi giorni di comprensiva apprensione per gli effetti fisici e psico-emotivi che la nota epidemia da Coronavirus sta esercitando a livello individuale e sociale, vogliamo proporre questa newsletter con l’intento di offrire una lettura “distensiva” sul fondamentale ruolo curativo e preventivo della “spiritualità”, nella visione ayurvedica, prendendo spunto proprio da quanto sta accadendo in questi giorni in cui l’uomo è chiamato prendere consapevolezza della sua reale dimensione nei confronti della forza della natura.
La newsletter propone un articolo scientifico molto particolare, pubblicato ad aprile del 2019, che rappresenta uno dei rari tentativi di misurare i reali effetti di approcci olistici diversificati a favore del benessere psico-fisico e della salute.
Più nel dettaglio i ricercatori della Facoltà di Medicina dell’Università della California hanno studiato gli effetti di tre diversificati percorsi olistici basati sugli insegnamenti dell’Ayurveda sulla generale salute psico-emotiva e fisica ma in particolare sulla “sfera spirituale” dei partecipanti, partendo dal postulato che la componente spirituale sia una componente anche della salute fisica; per questo particolare obiettivo di ricerca e per metodologia questo studio si pone per certi versi come unico.
Lo studio è stato condotto in California da ricercatori universitari arruolando i partecipanti tra gli ospiti di un centro specializzato in percorsi olistici di salute benessere e che ha consentito, in un periodo di tempo relativamente breve (2 anni), di mettere a disposizione dei ricercatori un elevato numero di soggetti arruolabili per la ricerca.
Lo studio che ha reclutato i partecipanti tra i frequentatori un noto centro di salute e benessere olistici, è stato condotto dai ricercatori in modo indipendente ed è stato pubblicato recentemente (2019) in PubMed.
Lo studio suggerisce come tre diversi programmi olistici basati sui precetti ayurvedici (Seduction of Spirit, Journey into Healing, and Perfect Health) migliorino lo stato psico-emotivo e fisico di chi le segue, in termini di miglioramento dell’umore, riduzione dell’ansia, consapevolezza, crescita spirituale e che questi risultati si mantengono per un certo tempo.
Lo studio in breve
In questi ultimi anni, nel mondo, sempre un maggior numero di persone decide di partecipare a corsi o percorsi di salute e benessere olistici e conseguentemente cresce la necessità di avere dati oggettivi sugli effetti di questi programmi finalizzati alla promozione non solo del benessere ma anche (sempre più spesso) a migliorare e preservare lo stato di salute.
Per questo studio tra gli ospiti del Centro Chopra (Carlsbad, CA.) specializzato anche in programmi di benessere ispirati ai precetti ayurvedici, sono stati arruolati 154 soggetti (uomini e donne di età media di 54,7 anni; range 25–83) e suddivisi in due gruppi di cui uno (verum) partecipava a 3 diversi tipi di programmi di benessere olistico (Seduction of Spirit, Journey into Healing, Perfect Health, basati sui principi della Medicina ayurvedica) mentre l’altro gruppo (controllo) per lo stesso periodo trascorreva un normale periodo di vacanza senza partecipare a programmi specifici di benessere.
All’inizio dello studio e al termine dello studio sono stati valutati in tutti i pazienti i punteggi di specifici e validati test psico-sociali per valutare l’impatto dei programmi di benessere sulla sfera della “spiritualità” (attraverso la: Delaney Spirituality Scale), sulla sfera della consapevolezza (attraverso la: Mindful Attention Awareness Scale), sulla sfera della flessibilità psicologica (attraverso il Questionario di accettazione e azione), sulla sfera dell’umore (attraverso i criteri CES “Centro Studi Epidemiologia della Depressione”) e sulla sfera ansia (attraverso una scala di auto misurazione dell’ansia PROMIS).
Al termine dello studio tutti i soggetti che avevano partecipati agli specifici programmi di benessere ayurvedico hanno mostrato un aumento significativo dei punteggi delle scala di misura della sfera spirituale rispetto ai soggetti del gruppo di controllo: Seduction of Spirit P <0.004; Journey into Healing P<0.05; Perfect Health P <0.004.
Sempre i partecipanti al programma Seduction of Spirit, rispetto al gruppo di controllo, hanno mostrato un aumento significativo dei punteggi della scala di misurazione della consapevolezza (P <.007).
I partecipanti ai programmi Seduction of Spirit (P <0.001) e Journey into Healing (P <0.05) hanno mostrato anche una riduzione significativa delle alterazione depressive dell’umore mentre questi effetti non sono stati osservati nei partecipanti al programma Perfect Health e nel gruppo di controllo.
Tutti i partecipanti allo studio hanno mostrato aumenti simili della flessibilità psicologica (P <0.01) e una diminuzione dell’ansia (P <0.01).
Lo studio ha concluso che i partecipanti a specifici programmi di benessere che approcciano lo stato di salute in chiave “mente-corpo-spirito” dimostrano miglioramenti, sui domini multipli del benessere psicosociale, che persiste anche dopo la partecipazione al corso.
Dallo studio
In tutto il mondo negli ultimi anni è cresciuta esponenzialmente la richiesta di informazione su “salute” e “benessere” tuttavia queste informazioni derivano non sempre dal sistema medico convenzionale ma da altre fonti compresi ritiri e seminari specifici. Si stima che nel mondo, nel solo anno 2015, siano stati fatti 691 milioni di viaggi per il benessere con un incremento di 104,4 milioni rispetto all’anno 2013.
Malgrado le evidenti dimensioni di quest’area di “bisogno” sono ancora tuttavia scarsi i dati sugli effetti della partecipazione ai diversi tipi di programmi. Per colmare questa lacuna in letteratura, questo studio ha valutato gli effetti di diversi approcci olistici, di diversa concezione, in diversi corsi di salute ed educativi sul benessere.
Lo studio si è concentrato in particolare nell’esaminare gli effetti sul benessere emotivo e spirituale di 3 diversi corsi tenuti, durante tutto l’anno, presso un qualificato centro professionale in California.
Nei diversi corsi la filosofia di guarigione era basata sul modello di approccio integrato all’esperienza umana “corpo-mente-spirito”. [1]
__________________References__________________
- Halpern M. A review of the evolution of Ayurveda in the United States. Altern Ther Health Med. 2018;24(1):12–14.
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I fondamenti di questo approccio sono le pratiche di meditazione insegnate da Advaita Vedanta, una filosofia di non dualismo, e gli insegnamenti medici provenienti dal sistema di coscienza di guarigione dell’Ayurveda che include pratiche e tecniche per trattare gli squilibri di corpo, mente e spirito.
Ciascuno dei 3 corsi si è basato su questi principi olistici come fondamento del programma somministrato ai soggetti e quindi si è concretizzata un’opportunità unica per esaminare le potenziali differenze tra gli effetti dei diversi corsi in cui era coinvolta la spiritualità rispetto ai corsi in cui non lo era.
In letteratura scientifica si ritrova un corpus significativo di ricerche che dimostrano l’importanza della spiritualità sul benessere generale, [2] tuttavia la “spiritualità” è raramente affrontata nella maggioranza dei percorsi di salute e benessere.
Uno studio in pazienti oncologici, ad esempio, ha concluso che il benessere spirituale è direttamente associato alla qualità della vita nella stessa misura in cui il benessere fisico è associato alla qualità della vita. [3] Un altro studio, in pazienti con tumore avanzato, ha dimostrato che il benessere spirituale è più fortemente associato alla qualità della vita rispetto al benessere emotivo o fisico. [4]
Sui meccanismi di questo miglioramento, sono state postulate molte teorie e le relazioni causa effetto sono risultate complesse e sfaccettate.[5]
Vi sono inoltre altri studi che dimostrano che il benessere emotivo è fortemente associato al benessere fisico.[6] Anche i meccanismi che spiegano questa relazione sono vari e comprendono la modulazione del sistema nervoso endocrino, del sistema immunitario e le funzioni del sistema nervoso autonomo,[7] e risulta una evidente associazione tra angoscia emotiva e comportamenti malsani.[8]
__________________References__________________
- Kliewer S. Allowing spirituality into the healing process. J Fam Pract. 2004;53(8):616–624.
3.Brady MJ, Peterman AH, Fitchett G, Mo M, Cella D. A case for including spirituality in quality of life measurement in oncology. Psychooncology. 1999;8(5):417–428.
4. Bai M, Lazenby M, Jeon S, Dixon J, McCorkle R. Exploring the relationship between spiritual wellbeing and quality of life among patients newly diagnosed with advanced cancer. Palliat Support Care. 2015;13(4):927–935.
5. Thoresen CE, Harris AH. Spirituality and health: what’s the evidence and what’s needed? Ann Behav Med. 2002;24(1):3–13.
6. Fisher EB, Thorpe CT, Devellis BM, Devellis RF. Healthy coping, negative emotions, and diabetes management: a systematic review and appraisal. Diabetes Educ. 2007;33(6):1080–1103; discussion 1104–1086.
7. Wearden AJ, Tarrier N, Barrowclough C, Zastowny TR, Rahill AA. A review of expressed emotion research in health care. Clin Psychol Rev. 2000;20(5):633–666.
8. Stewart-Brown S. Emotional wellbeing and its relation to health. Physical disease may well result from emotional distress. BMJ. 1998;317(7173):1608–1609.
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Nei tre corsi oggetto di studio il benessere fisico viene affrontato attraverso raccomandazioni nutrizionali, di esercizio fisico consapevole, di routine quotidiana, di una adeguata quantità di sonno secondo i precetti della Medicina ayurvedica;
il benessere emotivo viene affrontato con pratiche di gestione dello stress e di consapevolezza emotiva e formazione normativa, basata su principi di consapevolezza;
il benessere spirituale è affrontato attraverso pratiche di meditazione, yoga, respirazione e attraverso l’insegnamento che la coscienza è la base dell’esistenza nella quale convivono e si plasmano la sfera “fisica” e quella “mentale”.
Secondo questi presupposti quindi questa prospettiva olistica di guarigione implica di dover affrontare il problema fisico, quello emotivo e le componenti spirituali della vita, con strumenti e pratiche che esercitino tutte queste aree.
I programmi per la salute e il benessere, che contemplano anche la crescita del benessere “spirituale’, si rivelano come unici e possono offrire miglioramenti salutistici superiori rispetto ai programmi finalizzati al solo benessere fisico ed emotivo [9,10];
__________________References__________________
- Naidoo D, Schembri A, Cohen M. The health impact of residential retreats: a systematic review. BMC Complement Altern Med. 2018;18(1):8.
10.Cone PH, Giske T. Integrating spiritual care into nursing education and practice: strategies utilizing Open Journey Theory. Nurse Educ Today. 2018;71:22–25.
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secondo questa teoria il “ fondamento spirituale” di questi corsi e programmi per il benessere non implica necessariamente insegnamenti religiosi ma riconosce la massima importanza alla ricerca di significato e soddisfazione più profondi nella vita.
Il benessere spirituale è stato definito come un senso di pace e contentezza derivanti dalla relazione di un individuo con gli aspetti spirituali della vita, come significato e scopo della vita, nonché come connessione a qualcosa di più grande del loro “sé individuale” ; [11,12] questi aspetti osservati sull’associazione tra benessere spirituale e gli effetti benefici sulla salute possono essere riassunti in un concetto di “benessere esistenziale”, come un senso di pace e di significato nella vita, non necessariamente collegato ad una percezione di benessere religioso. [13]
Anche il benessere spirituale può comprendere il desiderio di connettersi a qualcosa di più grande della nostra individualità, come ad esempio un pensiero basato sulla coscienza di sistemi in cui esiste una nozione di Unità o Interconnessione con tutti gli esseri. [14]
__________________References__________________
- Yoon SJ, Suh SY, Kim SH, et al. Spiritual well being among palliative care patients with different religious affiliations: a multicenter Korean study. J Pain Symptom Manage. 2018;56(6):893–901.
12.Lee YH, Salman A. The mediating effect of spiritual wellbeing on depressive symptoms and health-related quality of life among elders. Arch Psychiatr Nurs. 2018;32(3):418–424.
13. Bai M, Lazenby M. A systematic review of associations between spiritual well-being and quality of life at the scale and factor levels in studies among patients with cancer. J Palliat Med. 2015;18(3):286–298.
14. Whitford HS, Olver IN. The multidimensionality of spiritual wellbeing: peace, meaning, and faith and their association with quality of life and coping in oncology. Psychooncology. 2012;21(6):602–610.
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Negli ultimi anni stanno emergendo modelli di medicina che riconoscono la necessità di un approccio più olistico alla salute e l’inclusione dell’importanza della spiritualità come parte imprescindibile del benessere generale di pazienti e di professionisti della salute.
Nonostante questa realtà i corsi di formazione medica tendono ancora a non includere sistematicamente, tra i fondamenti dei loro programmi, i contenuti riguardanti il benessere spirituale; i corsi di formazione medica, anche i più avanzati, privilegiano lo studio dell’aspetto fisico della salute, come ad esempio l’esercizio fisico e la nutrizione e solo in pochi casi affrontano la necessità della regolazione emotiva tramite pratiche di gestione dello stress e solo raramente questo avviene in un prospettiva anche di valorizzazione della spiritualità individuale per accrescere le prospettive di benessere attraverso una maggiore consapevolezza del significato della vita.
Parallelamente a questa possibile visione del ruolo della medicina crescono le manifestazioni di “burnout“ e insoddisfazione tra medici e gli operatori sanitari; questa situazione influisce sulla qualità delle cure fornite.
Per affrontare questo problema sono cresciute le conferenze di educazione medica e di benessere oppure le pratiche di Yoga e Tai Chi o di meditazione come corsi facoltativi nei programmi di formazione medica; si deve tuttavia constatare che si tratta di esempi isolati nella formazione medica convenzionale inoltre non necessariamente queste iniziative contemplano un fondamento spirituale limitandone gli effetti sul benessere generale e quindi anche l’eventuale opportunità di integrare la “spiritualità” nella pratica medica.
I corsi specifici valutati in questo studio si basano tutti sui principi della Medicina ayurvedica, che rappresenta un sistema di guarigione olistico e basato sulla coscienza. [1,15]
__________________References__________________
- Halpern M. A review of the evolution of Ayurveda in the United States. Altern Ther Health Med. 2018;24(1):12–14.
15.Sharma R, Kabra A, Rao MM, Prajapati PK. Herbal and holistic solutions for neurodegenerative and depressive disorders: leads from Ayurveda. Curr Pharm Des. 2018; 24(22):2597–2608.
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E’ noto che nel sistema della medicina tradizionale ayurvedica le sensazioni fisiche del corpo e, in esso, pensieri e emozioni si generano nel sotteso dominio della consapevolezza; secondo questa visione la consapevolezza (o coscienza), è considerata alla base della guarigione e dell’auto “regolazione” e risulta quindi una chiave di lettura primaria necessaria per affrontare il quadro generale della salute dell’individuo.
La medicina ayurvedica si profila come una vera scienza olistica che considera corpo, mente e spirito.
Le pratiche e la filosofia che vengono insegnate ai partecipanti nei corsi esaminati nello studio prevedono pratiche fisiche, emotive e spirituali per migliorare tutti gli aspetti della propria salute; in sostanza questi programmi rappresentano un approccio globale alla salute.
L’Organizzazione mondiale della sanità definisce la salute come uno stato di completo benessere fisico, mentale, e sociale quindi questa definizione non indica semplicemente l’assenza di malattia o infermità (http://www.who.int/about/mission/it/).
In questo scenario risulta quindi importante generare informazioni su salute e benessere alle quali gli interessati, compresi i professionisti della medicina, possano accedere per orientarsi nella scelta di frequentare specifici corsi di benessere.
Obiettivo di questo studio è stato quello di esaminare gli effetti di più programmi di corsi orientati ad una visione olistica, progettati per il grande pubblico e gli operatori sanitari, finalizzati al miglioramento del benessere in più domini psicosociali; gli Autori dello studio hanno ipotizzato che gli aspetti di umore e generale benessere sarebbero migliorati nei partecipanti ai corsi olistici rispetto a quelli dei partecipanti nel gruppo di controllo.
Partecipanti allo studio e design
I soggetti arruolati per lo studio sono stati reclutati tra i frequentatori del Centro Benessere Specializzato Chopra di Carlsbad in California, che si erano iscritti a 3 diversi corsi olistici e cioè “Seduction of Spirit”, “Journey into Healing”, e “Perfect Health”.
I partecipanti hanno deciso di frequentare i diversi corsi per motivi diversi; alcuni per affrontare disturbi fisici, alcuni per affrontare le preoccupazioni relative alla salute emotiva o mentale ed altri per affrontare gli aspetti spirituali del benessere.
Lo studio è stato approvato dalle commissioni di revisione istituzionale (di tutela nei programmi della ricerca sull’uomo) dell’Università della California, San Diego (n. 171715 e 161965SX) e dal BioMed-IRB (# Chopra001); lo studio è stato condotto in conformità con le linee guida istituzionali per ricerca con soggetti umani. Tutti i partecipanti hanno fornito consenso informato scritto.
Descrizioni dei corsi
Corso “Seduction of Spirit”
Il corso che durava 6 giorni seguiva un programma di meditazione e di yoga incentrato sulla spiritualità. Ogni giorno i partecipanti, per due volte al giorno, eseguivano sessioni di meditazione mantra (30–45 minuti ciascuna), sessioni di yoga (60 min. ciascuno) e lezioni frontali di spiritualità secondo il pensiero dell’Advaita Vedanta. Le lezioni (da 60 a 90 minuti) sono state tenute da un gruppo di insegnanti di meditazione specializzati. I partecipanti ricevevano 1 o 2 pasti vegetariani al giorno.
Corso “Journey into Healing”
Il corso di 4 giorni, seguiva un programma incentrato sulla salute generale, inclusa quella fisica e quella emotiva, e prevedeva anche un Focus sulla Medicina Ayurvedica.[15]
Nel concetto di guarigione dell’Ayurveda ci sono pratiche che si rivolgono alla salute fisica come ad esempio la nutrizione e il “mindful movement” (mind-body training), e alla salute emotiva con particolare attenzione allo spostare la visione di Sé da una prospettiva basata sull’ego ad una che si basa su un più ampio senso di sé. Durante programma, i partecipanti seguivano la meditazione mantra due volte al giorno (30 minuti per sessione), esercizi di respirazione due volte al giorno (5 min. per sessione), yoga (60 min. per sessione) e lezioni quotidiane (60–90 minuti per lezione) sull’alimentazione, la disintossicazione, la salute emotiva e la conoscenza dei ritmi circadiani basata sulla comprensione dell’essere umano come parte di un più grande sistema di energia, ambiente e coscienza. I contenuti, anche medici, delle lezioni sono stati selezionati secondo le line guida (AMA-categoria 1) della Scuola di Medicina dell’Università di California (San Diego) per la somministrazione di Crediti formativi continui (ECM); le lezioni sono stati tenute da medici e personale specializzato del centro, nonché da altri esperti di salute mente-corpo. I partecipanti hanno ricevuto 1/2 pasti vegetariani al giorno.
Corso “Perfect Health”
Questo corso prevedeva un programma di 6 giorni di disintossicazione e di “ringiovanimento” che si basava su principi fondamentali della medicina ayurvedica fondato su principi olistici di salute e benessere personalizzato. [16,17]
I partecipanti al corso praticavano quotidianamente la meditazione di gruppo due volte al giorno (30 minuti per sessione), yoga (60 min. per sessione), esercizi di respirazione (pranayama, 5 minuti per sessione) ed espressione emotiva attraverso un processo di “journaling” emotivo quotidiano.[18]
I partecipanti assistevano anche a 2 lezioni frontali al giorno (75 minuti per sessione) sullo stile di vita Ayurvedico e la meditazione mantra. Le lezioni sono state tenute da un gruppo di esperti di meditazione, insegnanti e personale del centro. I partecipanti ricevano anche, tutti i giorni, il massaggio ayurvedico personalizzato e supplementi di erbe due volte al giorno, inoltre hanno seguito una dieta disintossicante vegetariana. [18,19]
Gruppo “controllo”
Il gruppo di controllo era rappresentato da ospiti del centro per un periodo di vacanza ma che non ha partecipato a corsi specifici. I partecipanti a questo gruppo hanno fatto quello che avrebbe fatto normalmente in 6 giorni vacanza e non hanno ricevuto trattamenti come il massaggio; analogamente non hanno nessuna pratica di yoga e/o meditazione a meno che queste non fossero già parte delle loro routine. [18,19]
__________________References__________________
- Sharma R, Kabra A, Rao MM, Prajapati PK. Herbal and holistic solutions for neurodegenerative and depressive disorders: leads from Ayurveda. Curr Pharm Des. 2018; 24(22):2597–2608.
16.Patwardhan B. Bridging Ayurveda with evidencebased scientific approaches in medicine. EPMA J. 2014;5(1):19.
17. Jafari S, Abdollahi M, Saeidnia S. Personalized medicine: a confluence of traditional and contemporary medicine. Altern Ther Health Med. 2014;20(5):31–40.
18. Mills PJ, Wilson KL, Pung MA, et al. The Self-Directed Biological Transformation Initiative and Well-Being. J Altern Complement Med. 2016;22(8):627–634.
19. Peterson CT, Lucas J, John-Williams LS, et al. Identification of altered metabolomic profiles following a Panchakarma-based Ayurvedic intervention in healthy subjects: The Self-Directed Biological Transformation Initiative (SBTI). Sci Rep. 2016;6:32609.
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Cosa è stato valutato
In totale, 154 partecipanti hanno completato i questionari di pre e post corso (per i 3 corsi in esame) e successivamente, 113 partecipanti hanno completato una valutazione di follow-up post-corso di 1 mese.
Prima delle valutazione sono stati raccolti tutti i dati dei partecipanti relativi a età, sesso, numero di mesi di pratica della meditazione e/o numero di mesi di pratica dello yoga.
Le valutazioni sono state condotte rilevando la differenza di punteggio, all’inizio e alla fine dello studio, delle seguenti scale validate specifiche:
The Delaney Spirituality Scale (DSS) che è una scala (punteggio da 0 a 23) che valuta credenze, intuizioni, scelte di vita, pratiche e rituali rappresentativi dell’esperienza spirituale umana. (Alpha di Cronbach 0.933) [20,21]
… “Questo è uno strumento di valutazione olistica standardizzato di 23 elementi che si concentra su credenze, intuizioni, scelte di vita, pratiche e rituali che rappresentano la dimensione spirituale umana e… che possono essere utilizzati per guidare gli interventi spirituali “(Delaney, 2005, p.146) La spiritualità è stata definita come un fenomeno multidimensionale vissuto universalmente, che comprende un contesto personale, interpersonale e transpersonale costituito da quattro domini correlati: (a) potere superiore o intelligenza universale – una credenza in un potere superiore o intelligenza universale che può o meno includere pratiche religiose formali; (b) scoperta di sé – il viaggio spirituale inizia con la riflessione interiore e una ricerca di significato e scopo;… (c) relazioni – una connessione integrale con gli altri basato su un profondo rispetto e riverenza per la vita ed è conosciuto e vissuto all’interno delle relazioni…; e (d) eco-consapevolezza – una connessione integrale con la natura basata su un profondo rispetto e riverenza per l’ambiente e la convinzione che la terra sia sacra (Delaney, 2005, p. 152.)”….
Questionario di accettazione e azione-II (AAQ-II) che è una scala misura (10 punti) di inflessibilità psicologica ed evitamento esperienziale. Per questa scala gli studi mostrano una accettabile coerenza intrinseca oltre che validità convergente e divergente.[22,23]
Scala di consapevolezza dell’attenzione (MAAS) che è una scala (15 punti) di auto-valutazione di consapevolezza intesa come lo stato di coscienza in cui attenzione e consapevolezza si presentano nel momento della valutazione. La validità di questa misura è stata dimostrata in varie popolazioni di studio. [24,25]
Scala Centre for Epidemiology Studies-Depression (CES-D) che è una scala di auto-valutazione (20 punti) per i sintomi depressivi sviluppato dal National Institute of Mental Health (NIMH). [26,27]
Scala dell’ansia PROMIS (Patient-Reported Outcomes Measurement Information System) che è una scala dell’ansia (8 punti) messa a punto dall’Institutes of Health research per valutare una serie di sintomi dell’ansia. Si tratta di un metodo validato di valutazione di risultati riportati dal paziente (un insieme di misure incentrate sulla persona che valuta e monitora la salute fisica, mentale e sociale di adulti e bambini. Può essere usato con la popolazione generale e con individui che vivono in condizioni croniche. [28]
__________________References__________________
- Monod S, Brennan M, Rochat E, Martin E, Rochat S, Bula CJ. Instruments measuring spirituality in clinical research: a systematic review. J Gen Intern Med. 2011;26(11):1345–1357.
21.Delaney C. The Spirituality Scale: development and psychometric testing of a holistic instrument to assess the human spiritual dimension. J Holist Nurs. 2005;23(2):145–167; discussion 168–171.
22. Bond FW, Hayes SC, Baer RA, et al. Preliminary psychometric properties of the Acceptance and Action Questionnaire-II: a revised measure of psychological inflexibility and experiential avoidance. Behav Ther. 2011;42(4):676–688.
23. Fledderus M, Oude Voshaar MA, Ten Klooster PM, Bohlmeijer ET. Further evaluation of the psychometric properties of the Acceptance and Action Questionnaire- II. Psychol Assess. 2012;24(4):925–936.
24. Brown KW, Ryan RM. The benefits of being present: mindfulness and its role in psychological well-being. J Pers Soc Psychol. 2003;84(4):822–848.
25. Carlson LE, Brown KW. Validation of the Mindful Attention Awareness Scale in a cancer population. J Psychosom Res. 2005;58(1):29–33.
26. Radloff LS. The use of the Center for Epidemiologic Studies Depression Scale in adolescents and young adults. J Youth Adolesc. 1991;20(2):149–166.
27. Andresen EM, Malmgren JA, Carter WB, Patrick DL. Screening for depression in well older adults: evaluation of a short form of the CES-D (Center for Epidemiologic Studies Depression Scale). Am J Prev Med. 1994;10(2):77–84.8 ; Global Advances in Health and Medicine Studies (Depression Scale). Am J Prev Med. 1994;10(2):77–84.
28. Broderick JE, DeWitt EM, Rothrock N, Crane PK, Forrest CB. Advances in patient-reported outcomes: the NIH PROMIS((R)) measures. EGEMS (Wash DC). 2013;1(1):1015.
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I risultati
Nei questionari pre-studio tra i gruppi di partecipanti non vi erano differenze significative per età, genere, mesi di pratica della meditazione o yoga; analogamente non vi erano differenze tra i gruppi nei punteggi del DSS, della scala dell’ansia di PROMIS, del AAQ-II o del MAAS tuttavia vi era una significativa differenza pre-percorso nei punteggi del questionario CES-D che risultavano più bassi nel gruppo di controllo rispetto ai gruppi “Seduction of Spirit” (P=0.018) e “Journey into Healing”.
All’inizio dello studio vi era una omogeneità tra i gruppi in relazione alla precedente quantità di pratica di meditazione e di yoga o della loro associazione, nella scala dell’ansia PROMIS, nel questionario AAQ-II, nel MAAS; la quantità della precedente pratica yoga e del MAAS risultavano fisiologicamente correlate con l’età dei partecipanti.
Risultati al temine dei corsi
Scala di spiritualità di Delaney: immediatamente dopo i corsi olistici in tutti i gruppi è stato osservato un significativo effetto principale ovviamente tempo dipendente (Seduzione dello Spirito P <0.004 – Viaggio nella Guarigione P <0.05 – Salute Perfetta P <0.004) e i partecipanti ai corsi hanno mostrato significativi aumenti dei punteggi di spiritualità rispetto al gruppo di controllo (solo vacanze). Un’analisi successiva, che ha incluso i dati del mese di follow-up, ha nuovamente mostrato in ciascun gruppo lo stesso schema di effetti (Seduction of Spirit P <0.002 – Journey into Healing P <0.004 – Perfect Health P <0.002) rispetto al gruppo di controllo.
Scala dell’attenzione consapevole (MAAS): immediatamente dopo il corso è stato osservato un significativo effetto principale tempo dipendente (F=13.2; P <0.001; parziale g2=0,081) in ciascun gruppo; in particolare i partecipanti al corso “Seduction of Spirit” (P <0.007) hanno mostrato significativi aumenti di consapevolezza, rispetto al gruppo di controllo; l’analisi successiva, che ha incluso i dati follow-up (di 1 mese), ha mostrato un effetto principale significativo tempo dipendente e questo effetto si è mostrato continuativo per il corso “Seduzione dello spirito” (P <0.005) rispetto al gruppo di controllo.
Questionario di accettazione e azione (AAQ-II): al temine dei corsi nei gruppi verum è stato osservato un positivo effetto principale (e significativo) tempo dipendente (F=23,6; P <0.001; parziale g2=0.137); la successiva analisi dei dati di follow-up (1 mese) ha analogamente mostrato un significativo effetto tempo dipendente (F=17,36; P <0.001; parziale g2=0,137).
Scala del Centro per gli studi epidemiologici-depressione (CES-D): immediatamente dopo i corsi, è stato osservata un significativo effetto tempo dipendente (F=38.5; P <0.001; parziale g2=0.202) e un significativa interazione temporale di gruppo con differenze tra i gruppi (F=4,59; P=0,004; parziale g2=0,083); i partecipanti al corso “Seduzione dello Spirito” (P <.001) e al corso “Journey into Healing” (P <0.05) hanno mostrato risultati significativi di minore depressione rispetto a quelli che hanno partecipato al corso “Perfect Health” e al gruppo di controllo. L’analisi successiva, che ha incluso dati di follow-up (1 mese), hanno nuovamente mostrato un effetto principale significativo tempo dipendente (F=13,8; P <0.001; parziale g2=0,111).
Scala dell’ansia PROMIS: immediatamente dopo il corso, è stato osservato in tutti i gruppi un significativo effetto principale tempo dipendente (F=81,3; P <0.001; parziale g2=0,348), senza differenze di gruppo (F=2,45; P=0.065; parziale g2=0,046); l’analisi successiva, comprensiva dei dati di follow-up (1 mese), ha proposto uno schema analogo.
Considerazioni dallo studio
In considerazione della crescente domanda globale di benessere, questo studio ha esaminato gli effetti di diversi corsi, con disegno diverso, di educazione alla salute e al benessere.
In linea di massima, i risultati suggeriscono che inserire la “spiritualità” tra i fondamenti per la salute e il benessere emotivo e fisico, può offrire ulteriori benefici oltre a ciò che viene solitamente offerto come formazione su salute e benessere e che in genere esclude una componente spirituale.
Questi risultati, potrebbe rappresentare un’opportunità per migliorare ed ottimizzare, in termini di educazione alla salute, i corsi di benessere offerti attualmente alla popolazione ed anche gli operatori sanitari.
Un dato interessante è stato che anche i partecipanti che frequentato i corsi progettati principalmente per affrontare la salute fisica (“Perfect Health” e “Journey into Healing”) hanno sperimentato miglioramenti emotivi e di benessere spirituale.
Il benessere emotivo può essere definito come una misura della nostra felicità e della soddisfazione di noi stessi e delle nostre vite che possono essere migliorate in una prospettiva spirituale che offre significato e scopo vita.
Proponendo la centralità sulla relazione tra salute emotiva/mentale e salute fisica e dando ai partecipanti strumenti da inserire nella loro vita quotidiana, è emerso che questi ultimi avevano benefici per il loro globale stato di salute anche dopo la partecipazione al corso, come emerso dalle analisi dei dati di follow-up, inoltre i partecipanti ai corsi sembrano più motivati a continuare le pratiche quotidiane.
Il benessere spirituale gratifica la nostra ricerca di un significato più profondo della vita e si riflette sulle nostre azioni rendendole più coerenti con le nostre credenze e i nostri valori.
Inoltre, dando una prospettiva spirituale alle esperienze del corpo (fisico) e dei pensieri (mente), i partecipanti hanno avuto la possibilità di rivalutare la loro relazione con questi aspetti della loro vita e di avere una maggiore flessibilità nella percezione della loro salute.
E’ inoltre interessante notare che le capacità d’accettazione e di azione sono migliorate in seguito alla partecipazione in ciascuno dei corsi.
I punteggi più alti nei questionari hanno indicato una complessiva maggior flessibilità psicologica; in letteratura scientifica è ben dimostrato che l’aumento della flessibilità psicologica è un fattore importante nella generale sfera della salute psicologica del soggetto.[30]
Riconoscendo l’importanza del benessere spirituale nella discussione generale sulla salute e sul benessere, e offrendo pratiche per affrontare quest’area di bisogno, possiamo in modo semplice ed economico facilitare la promozione del complesso salute e benessere, che comprende salute fisico e psicologica.
È stato inoltre suggerito che la spiritualità deve essere affrontata più spesso in ambito medico come parte del processo di guarigione, tuttavia gli operatori non lo fanno per la mancanza di modelli guida per l’applicazione nella loro pratica clinica [2]; sempre dallo stesso studio di Kliewer viene suggerito che la spiritualità aiuta le persone a prevenire le malattie e ad aumentare la loro capacità di far fronte stress della vita. Rippentrop et al. hanno proposto diversi meccanismi d’azione per gli effetti positivi che la spiritualità esercita sia su salute mentale sia su salute fisica, comprendendo anche le pratiche della preghiera e della meditazione.[31]
__________________References__________________
- Kliewer S. Allowing spirituality into the healing process. J Fam Pract. 2004;53(8):616–624.
30.Kashdan TB, Rottenberg J. Psychological flexibility as a fundamental aspect of health. Clin Psychol Rev. 2010;30(7):865–878.
31. Rippentrop EA, Altmaier EM, Chen JJ, Found EM, Keffala VJ. The relationship between religion/spirituality and physical health, mental health, and pain in a chronic pain population. Pain. 2005;116(3):311–321.
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Esistono diversi modelli che sono stati sviluppati per la formazione di studenti e professionisti della medicina per migliorare l’integrazione della spiritualità nel rapporto (visite) con i pazienti,[32] tuttavia, l’integrazione di questi programmi nella pratica clinica convenzionale non è abituale, per cui le persone si rivolgono al di fuori del sistema medico convenzionale per ottenere anche questa prospettiva di salute, e da qui, l’importanza di studiare i risultati della frequenza a questi corsi.
Recentemente vi è stato un crescente riconoscimento delle implicazioni del “burnout” tra i medici stessi, quindi si sta generando una maggiore tendenza da parte degli stessi a consigliare la partecipazione a questa tipologie di programmi per il benessere fisico e mentale; gli studenti di medicina richiedono sempre di più di partecipare a programmi salutistici olistici (mente-corpo).
A partire dal 2018, la facoltà di medicina di Harvard ha iniziato a chiedere agli studenti del primo anno, tra tutte le discipline mediche, di partecipare a un programma di crescita di resilienza mente-corpo.
I programmi di gestione dello stress per i medici e tirocinanti hanno mostrato risultati promettenti per ridurre i sintomi negativi come l’ansia e per aumentare i tratti positivi come autocoscienza e spiritualità [33] tuttavia questi programmi non sono comunemente accettati e non sono ancora stati identificati i modelli migliori e più efficaci.
Nello studio è emerso, ad esempio, che i partecipanti al corso “Seduction of Spirit” (con elevata componente di meditazione), hanno dimostrato una maggiore riduzione dei punteggi di depressione dell’umore coerentemente con altri dati precedenti che hanno indicato gli specifici effetti positivi della meditazione sulla depressione. [34]
I partecipanti al corso di “Seduction of Spirit” hanno trascorso più tempo in meditazione attiva rispetto agli altri corsi, e ciò suggerisce che, come minimo, la partecipazione alla meditazione e ai ritiri potrebbero rappresentare un approccio efficace al benessere nella formazione di studenti e di professionisti della medicina; è noto che la meditazione consapevole porta a diversi esiti positivi, come ad esempio l’infondere sicurezza al paziente, nell’ambito della pratica clinica. [35–38]
Uno studio ha concluso che i nuovi studenti di medicina vanno incontro ad una riduzione delle loro capacità empatiche e quindi sono necessari ulteriori studi per valutare come progettare al meglio l’educazione e la formazione professionale sanitaria anche in chiave olistica per accrescere benessere, senso di compassione e spiritualità.[39]
In un programma di medicina del terzo anno è stato inserito un semplice manuale del benessere, ed emersa una riduzione significativa della percezione di depressione e di ideazione suicidaria; [40] quindi, un corso olistico più approfondito, con formatori qualificati, potrebbe potenzialmente offrire più vantaggi.
Programmi specifici per studenti di medicina in cui è stato inserito un training di resilienza e consapevolezza, che spesso sono componenti trascurate nella formazione medica, sono stati associati a livelli significativamente più bassi di percezione di depressione, ansia e stress rispetto a programmi senza contenuti specifici a favore del benessere.[41]
Modelli di training di riduzione dello stress basati sulla consapevolezza hanno dimostrato risultati promettenti nel ridurre l’ansia e aumentare l’autocoscienza e la spiritualità negli studenti di medicina, tuttavia questi percorsi formativi sono scelti autonomamente dagli studenti e raramente sono inclusi nei programmi dei corsi. [42,43]
__________________References__________________
- Barnett KG, Fortin AH. Spirituality and medicine. A workshop for medical students and residents. J Gen Intern Med. 2006;21(5):481–485.
33.Shapiro SL, Shapiro DE, Schwartz GE. Stress management in medical education: a review of the literature. Acad Med. 2000;75(7):748–759.
34. Ravindran AV, da Silva TL. Complementary and alternative therapies as add-on to pharmacotherapy for mood and anxiety disorders: a systematic review. J Affect Disord. 2013;150(3):707–719.
35. Everson N, Levett-Jones T, Pitt V. The impact of educational interventions on the empathic concern of health professional students: a literature review. Nurse Educ Pract. 2018;31:104–111.
36. Doyle C, Lennox L, Bell D. A systematic review of evidence on the links between patient experience and clinical safety and effectiveness. BMJ Open. 2013;3(1):e001570.
37. Singer T, Klimecki OM. Empathy and compassion. Curr Biol. 2014;24(18):R875–R878.
38. Klimecki OM, Leiberg S, Ricard M, Singer T. Differential pattern of functional brain plasticity after compassion and empathy training. Soc Cogn Affect Neurosci. 2014;9(6):873–879.
39. Neumann M, Edelhauser F, Tauschel D, et al. Empathy decline and its reasons: a systematic review of studies with medical students and residents. Acad Med. 2011;86(8):996–1009.
40. Thompson D, Goebert D, Takeshita J. A program for reducing depressive symptoms and suicidal ideation in medical students. Acad Med. 2010;85(10):1635–1639.
41. Slavin SJ, Schindler DL, Chibnall JT. Medical student mental health 3.0: improving student wellness through curricular changes. Acad Med. 2014;89(4):573–577.
42. Shapiro SL, Schwartz GE, Bonner G. Effects of mindfulness-based stress reduction on medical and premedical students. J Behav Med. 1998;21(6):581–599.
43. Rosenzweig S, Reibel DK, Greeson JM, Brainard GC, Hojat M. Mindfulness-based stress reduction lowers psychological distress in medical students. Teach Learn Med. 2003;15(2):88–92.
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Le conclusioni dello studio
I risultati di questo studio suggeriscono il potenziale di corsi per il benessere per una maggiore completezza formativa per gli operatori sanitari e per la popolazione in generale tuttavia è necessaria ulteriore ricerca per comprendere meglio quali componenti, nei programmi benessere, siano i più efficaci.
L’attuale eterogeneità dei dati, nella letteratura esistente sui programmi per il benessere, rende la generale valutazione difficile per raccomandare i corsi migliori per caratteristiche.
I corsi esaminati in questo studio hanno affrontato gli aspetti della spiritualità secondo l’Ayurveda ma potrebbero essere valutati anche altri approcci basandosi su modelli comparativi.
In sintesi la frequenza di corsi di benessere per la salute sembra rappresentare una via di crescita per la formazione sanitaria e per la popolazione globale e quindi vi è una necessità di ulteriori dati sugli esiti della partecipazione a questi corsi. L’avanzamento di questo percorso consentirebbe ai professionisti della medicina di avere una maggior quantità di dati per consigliare la partecipazione a questi corsi ai loro pazienti. Inoltre, con il recente riconoscimento della necessità di benessere, la formazione per gli stessi medici diventa ancora più importante, auspicando che queste discipline diventino parte integrante della formazione medica e della formazione professionale continua.
Questo studio documenta i benefici di un approccio corpo-mente-spirito al benessere generale; questo approccio se sostenuto da evidenze sul miglioramento del benessere, come quelle riportate in questo studio, genererebbe una maggior fiducia nell’uso di questi metodi per favorire il benessere.
Operatori sanitari e organizzazioni potrebbe sentirsi più fiduciosi nel raccomandare questi percorsi al fine di sostenere ulteriormente il benessere dei loro pazienti e di se stessi.